Il secondo motivo è questo: la materia è buona!
Tutti i misteri cristiani, e in particolare l’Incarnazione, la Nascita di Gesù, la sua Resurrezione, e l’Ascensione, stanno a testimoniare che Dio non ha affatto disprezzo per le realtà materiali. Non esiste quindi nulla di vile o tantomeno cattivo nella materia.
Il nostro Dio si è fatto Uomo nell’utero di una ragazza (un utero vero, fatto di tessuti epiteliali, muscolari, connettivi, innervato da neuroni, irrorato da sangue). E’ nato in una stalla: legno grezzo, paglia umidiccia, animali piccoli e grandi, con i loro odori. Ha fatto per anni il carpentiere, mestiere di mani callose e forti. E’ morto inchiodato con chiodi di ferro a una Croce di legno e, risorto, ha mangiato (proprio di gusto, a quanto sembra) del buon pesce arrostito, in più d’una occasione.
La scienza si serve di un metodo che è una sorta di inchino della ragione umana alla materia.
Il metodo di ogni singola disciplina si adatta infatti alla realtà materiale che quella disciplina studia: è un servizio! è il riconoscimento amorevole che ogni materia è fatta di leggi da rispettare anche solo per studiarla.
L’astronomia non segue lo stesso metodo dell’etologia, nè questa quello della chimica. La materia detta all’uomo le sue regole e l’uomo, se vuole conoscerla davvero, deve stare ad esse: come ha fatto lo stesso Figlio di Dio.