Dall’apostolo Tommaso a Facebook: il Cristianesimo è giovanissimo

Ho trovato queste immagini per caso su Facebook. Vengono dal profilo di un giovane ingegnere cattolico che vive nel Kerala, nell’India sud-occidentale.

Queste sono le terre evangelizzate da san Tommaso apostolo, a partire dal 52 d.C.  Qui  sorse la prima diocesi dell’India, nel 1329. In Kerala il 19% della popolazione è cristiana, suddivisa fra diversi riti: cattolici di tradizione siriaca o latina (circa otto milioni), ortodossi e riformati.

Ed ecco i frutti della predicazione di Tommaso, quasi duemila anni dopo: giornata di Prime Comunioni in India!

Il colpo d’occhio dell’ultima foto è per me impressionante. Quanti sono questi ragazzi? Che dono meraviglioso saranno per il loro Paese, e per tutto il mondo!

E chissà, forse qualcuno di loro domani riporterà un po’ di speranza, la speranza stessa di Cristo, a questa Europa sempre più vecchia, sterile e triste.

Prime Comunioni in India2

Prime Comunioni in India 4

Prime Comunioni in India 3

Prime Comunioni in India 1

Prime Comunioni in India 5

Il giardiniere di Dio

Giovedì 3 dicembre 2009 alle ore 18.00, presso l’Auditorium Giovanni Paolo II dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum a Roma, si terrà l’anteprima del film per la tv “The Gardener of God” (la storia di Gregor Mendel), scritto e diretto dalla regista Liana Marabini, con Christopher Lambert, Maria Pia Ruspoli e Anja Kruse.

Gregor Mendel (1822-1884)

Image via Wikipedia

Il film, girato in Piemonte e a Salzburg, in Austria, racconta la straordinaria scoperta di Gregor Mendel, padre della moderna genetica e prete cattolico vissuto nella metà dell’Ottocento, interpretato magistralmente da Christopher Lambert.

“The Gardener of God” è il primo film su Gregor Mendel e rappresenta un affettuoso omaggio ad uno scienziato cattolico schivo e riservato che, con la sua rivoluzionaria scoperta delle leggi dell’ereditarietà, cambierà il destino del mondo.

L’anteprima del film sarà preceduta da un punto stampa tenuto dalla regista Liana Marabini, produttrice cinematografica e presidente di “Mirable Dictu – International Catholic Film Festival” specializzata nella storia della Chiesa che, dopo il successo del film “Vivaldi”, affronta il tema della Fede che non ostacola la Scienza, bensì la incoraggia. (Al punto stampa saranno altresì presenti gli attori protagonisti Christopher Lambert, Maria Pia Ruspoli e Anja Kruse).

via The Gardener of God | raivaticano.

Pioggia di battesimi


Durante le celebrazioni pasquali di oggi, in Italia sono stati battezzati migliaia di adulti. In Francia 3’000 adulti e 100 adolescenti. In Cina 13’000. Negli Stati Uniti più di 60’000 (e includendo le conversioni da persone già battezzate in altre confessioni cristiane, si raggiungono i 150’000). Nella sola diocesi di Saigon, in Vietnam, i nuovi battezzati adulti sono 2’000.

E non deve forse la Chiesa, per così dire, camminare sempre sul mare, attraverso il fuoco e il freddo? Umanamente parlando, essa dovrebbe affondare. Ma, mentre cammina ancora in mezzo a questo Mar Rosso, essa canta – intona il canto di lode dei giusti: il canto di Mosè e dell’Agnello, in cui s’accordano l’Antica e la Nuova Alleanza. Mentre, tutto sommato, dovrebbe affondare, la Chiesa canta il canto di ringraziamento dei salvati. Essa sta sulle acque di morte della storia e tuttavia è già risorta. Cantando essa si aggrappa alla mano del Signore, che la tiene al di sopra delle acque. Ed essa sa che con ciò è sollevata fuori dalla forza di gravità della morte e del male – una forza dalla quale altrimenti non ci sarebbe via di scampo – sollevata e attirata dentro la nuova forza di gravità di Dio, della verità e dell’amore. Al momento si trova ancora tra i due campi gravitazionali. Ma da quando Cristo è risorto, la gravitazione dell’amore è più forte di quella dell’odio; la forza di gravità della vita è più forte di quella della morte. Non è forse questa veramente la situazione della Chiesa di tutti i tempi? Sempre c’è l’impressione che essa debba affondare, e sempre è già salvata. San Paolo ha illustrato questa situazione con le parole: “Siamo … come moribondi, e invece viviamo”, (2 Cor 6, 9). La mano salvifica del Signore ci sorregge, e così possiamo cantare già ora il canto dei salvati, il canto nuovo dei risorti: alleluia! Amen. (Benedetto XVI, omelia della Veglia Pasquale, 11 aprile 2009)

immagine: Masaccio, san Pietro battezza i catecumeni, Firenze

Il Vaticano parla (anche) cinese

VIS-Press releases (trovato grazie ad American Papist):

CITTA’ DEL VATICANO, 16 MAR. 2009 (VIS). Un Comunicato della Sala stampa della Santa Sede annuncia: “In occasione della Solennità di San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria e Patrono della Chiesa Universale, il sito web ufficiale della Santa Sede si arricchirà grazie all’introduzione di una nuova sezione in lingua cinese”.

La lingua cinese “rappresenta l’ottava lingua – dopo l’italiano, l’inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, il portoghese e il latino – ad essere inserita nel www.vatican.va“.

“Grazie al nuovo servizio, gli internauti di tutto il mondo potranno navigare in cinese per accedere ai testi di Sua Santità Benedetto XVI presentati nei caratteri cinesi sia tradizionali sia semplificati”.

Un’ottima ragione per non mantenere una promessa

…è che qualcuno abbia già fatto – mooooolto meglio di me! – quello che io avrei voluto fare, e che a questo punto mi guarderò bene dal fare!

Avevo promesso, infatti, a FigliolProdigo (un commentatore in un post di qualche giorno fa, con cui ho intessuto uno scambio di opinioni sull’evoluzione) che avrei raccolto in un sito web a parte una raccolta di testi di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e di autorità delle gerarchie cattoliche in merito a questo (darwinismo e dintorni) e ad altri temi “caldi” nei rapporti fra scienza e fede.

E in effetti avevo anche cominciato a lavorarci su, fra una verifica da correggere e un risotto da cucinare… non so se riuscite ad immaginare la titanicità dell’impresa… ma del resto “delirio di onnipotenza” è il mio secondo nome! :o)

Ebbene, scopro ora – grazie ad un link nell’articolo di Mario Gargantini sul “Sussidiario”, che ho riportato ieri – che il Pontificio Consiglio per la Cultura ha messo online una buona parte del proprio ponderoso Archivio, raggiungibile dalla homepage del prestigioso progetto STOQ. Più di quanto avrei mai potuto sognare!

Fra l’altro, il che non guasta, il look è in perfetto stile web2.0! Ecco qui:

Buona esplorazione!

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